.

Ritorna al sito
- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - Ritorna a Le marce funebri di Molfetta

ESEGUITE IN PROCESSIONE - Schede monografiche (1)

21) SVENTURATO di Vincenzo Valente

La marcia, composta nel 1888 dal Maestro Vincenzo Valente, definito da Francesco Peruzzi “padre della marcia funebre molfettese”, presenta una stesura coordinata e perfetta tale da definirsi la migliore composizione dell’autore.
E' una marcia di straordinaria omogeneità, facilmente individuabile nella prima parte, in cui il trattamento contrappuntista del tema svolto è davvero eccezionale.
Nel complesso, la marcia può essere paragonata al "Conzasiegge" e risulta di notevole effetto, specie nella parte finale in cui affiora una certa influenza rossiniana.
Poiché si esegue all’uscita dell’ Addolorata il venerdì di passione, il volgo erroneamente la chiama “La Sventurata”, mentre il titolo in realtà è autobiografico in quanto l’autore era convinto di non ricevere i giusti riconoscimenti della sua arte musicale.
Nei libretti dell’ Arciconfraternita della Morte è contrassegnata con il numero 10.
.
- Il testo è a cura del prof. Cosmo Tridente.



a cura di Pasquale Magarelli